Stiamo attraversando il periodo più drammatico dell'umanità.
Nel 2024, dopo secoli di storia, di riflessione critica sulla storia, di avanzamento tecnologico ed uno sviluppo della comunicazione multimediale mai visto prima, ci troviamo di fronte a conflitti anche questi "mai visti prima", di una cruenza "mai vista prima", e nei quali per la prima volta i bambini sono stati fatti oggetto di bersaglio bellico principale. Ho scritto "per la prima volta", consapevole delle violenze sui bambini nelle guerre che hanno preceduto le attuali, perché "questa volta" la determinazione con la quale si è subito puntato il mirino sui bambini è stata immediata e massiva, come se gli orrori del passato fossero stati drammaticamente propedeutici alla realizzazione degli stermini di innocenti attuali. Ovvero, stiamo assistendo all'evoluzione dell'orrore.
Ci chiediamo (quasi) tutti qual è il processo per cui le vittime possono diventare carnefici più dei loro stessi aggressori, che cosa alimenta nella mente di un essere umano la sete di distruzione tale da uccidere e sterminare bambini, sia dall'una che dall'altra parte di un conflitto.
La chiave per comprendere l'involuzione a cui siamo arrivati, sono proprio i bambini, la mancanza di consapevolezza dell'importanza dell'infanzia non solo altrui, ma anche e sopratutto quella vissuta da noi stessi in prima persona. Un adulto che spara ad un bambino, non è "adulto": è un bambino ferito mai compreso che, cresciuto, non sogna più, non sa più cos'è la vita e non è più in contatto con la propria anima, non sa quello che sta facendo.
Questa parte di "coscienza" dell'essere umano che abbiamo totalmente dimenticato, è il bambino che siamo stati anche noi, nel bene e nel male. Nell'educazione e nella nostra cultura collettiva ancora oggi, nel 2024, vengono rinforzati i concetti di sacrificio personale, sforzo al di là delle proprie possibilità, negazione di sè stessi e violenza, come prerogative del raggiungimento del successo, mentre la ricerca di sè stessi e del proprio benessere sono dimensioni educative e spirituali totalmente censurate.
Il problema del "Bambino Interiore" è un problema sociale, politico, e storico: la mancanza di consapevolezza sulla realtà infantile vissuta e sul percorso rigenerativo possibile che può essere intrapreso per risanare da adulti ferite e buchi del passato, spiega l'assenza di pace nelle società e nel mondo. Il Bambino Interiore, ad oggi, si pone come il più emergente campo di studio nelle scienze umane e la presa di consapevolezza della sua importanza, potrebbe offrire una preziosa possibilità di evoluzione reale per l'umanità.
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{ENG}
The images are taken from the 2024 Calendar "With You, my Inner Child", limited edition, accompanied by motivational phrases and translated into English
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