Conosciuto in America come "Hoarding Disorder", è uno dei disturbi psicopatologici più pesanti da un punto di vista del rischio e costi sociali.
Si tratta dell'incapacità di selezionare gli oggetti e di buttare quelli che non servono più, come la spazzatura, riorganizzando gli spazi. Il problema diventa seriamente "abitativo" quando la casa comincia a riempirsi di oggetti di tutti i tipi, sia puliti che sporchi, in una pericolosa omogeneità che rinforza la decomposizione dei materiali organici e la prolificazione batterica. Le persone affette da questo disturbo rimangono letteralmente impantanate in questo caos maleodorante sviluppando malattie fisiche (respiratorie, gastrointestinali, infettive, etc...), problemi economici per la mancanza di ordine (mancato pagamento di bollette, ricerca vana di documenti, assenza di ricordi sulla localizzazione degli stessi, vista la mancanza di un ordine preciso...), problematiche relazionali e sociali (tra cui mettere a rischio la vita di eventuali bambini o familiari conviventi ed animali domestici).
Il disturbo del soggetto non si risolve con l'ingaggiamento di una ditta di pulizie, sebbene questo possa rendersi necessario in caso di grave proliferazione batterica. Serve un percorso spesso interdisciplinare tra la medicina di base per la cura degli aspetti organici ammalati, la medicina psichiatrica per sostegno psicofarmacologico, la psicoterapia per modificare le ideazioni disfunzionali su di sè ed il coaching per riprendere agevolmente in mano la capacità di gestire la casa in modo sano.